Tra qualche giorno finirà la scuola, per bambini e per ragazzi, inizieranno le tanto ambite vacanze estive. Arriva dunque l’estate, con le sue giornate di sole e temperature miti, a portare sollievo e relax, alla fine di un anno scolastico spesso faticoso, vissuto da grandi e da piccini come un traguardo da raggiungere, per godere poi del meritato riposo.
Sospensione e relax sembrano essere le due parole d’ordine legate all’inizio delle vacanze estive: la chiusura della scuola permette ai bambini e ai ragazzi di alzarsi più tardi al mattino, di fare colazione e di prepararsi con più tranquillità, di godere dei propri spazi e dei propri giochi, di trascorrere più tempo con amichetti o con parenti (cuginetti, nonni, zii ecc).
Le vacanze però comportano, come per tutti i cambiamenti nella quotidianità, un considerevole sforzo per riassestare e per riorganizzare la ruotine della giornata. La fine dell’anno scolastico coincide con la fine di tutte le altre attività sportive e ricreative che svolgono i ragazzi durante l’anno. I genitori che spesso continuano a lavorare, sono costretti dunque a dover pensare a come riempire la giornata dei propri figli.
Il riposo dopo le fatiche della scuola è legittimo, i bambini hanno bisogno di un tempo destrutturato, che non necessariamente deve essere saturato da attività pensate dagli adulti. É però estremamente importante che non ci sia totale anarchia nella gestione della loro quotidianità; “staccare la spina”, riposarsi, non vuol dire necessariamente essere poco attenti o meno coerenti e fermi, con le regole e le buone abitudini che solitamente, fanno da cornice alla vita quotidiana. Spesso ad esempio i bambini d’estate tendono a trascorrere il loro tempo davanti alla Tv, o a giocare alla playstation, perché non sanno cos’altro fare o con chi trascorrere il tempo. Occorre quindi proporre attività strutturate e spazi che offrano occasioni per crescere e per stare insieme agli altri coetanei. City Camp, Oratori Estivi, Colonie al Mare o in Montagna per grandi e piccoli, non solo scandiscono le giornante estive con attività ludiche e ricreative, ma sono anche occasione di crescita e di acquisizione di nuove autonomie e competenze.
Oggi l’offerta è ricca e varia, non è semplice decidere cosa è meglio per il proprio figlio, l’ideale sarebbe coinvolgere i bambini nelle decisioni.
Penso che le esperienze migliori siano tutte quelle che consentono al bambino di vivere a contatto con la natura, di fare sport, tutte attività, che gli permettono di relazionarsi con altri ragazzi, di fare quindi esperienze di collaborazione e di amicizia. I bambini più grandicelli (intorno ai 9/10), potrebbero essere pronti per fare la loro prima vacanza da soli, al mare o in montagna; tale esperienza favorirebbe l’acquisizione di nuove autonomie e il miglioramento del senso di autostima e di autoefficacia.
Per quanto riguarda i bambini più piccoli è necessario stabilire, anche in vacanza, momenti precisi per i pasti, per il sonno e per le attività giornaliere (giochi, passeggiate al parco ecc.); i piccoli sono abitudinari e necessitano per tale motivo di regolarità, questo non solo li rende più sicuri, ma li facilita nell’acquisire la consapevolezza e la gestione del tempo.
Vacanze estive dunque occasione di crescita e di acquisizione di nuove autonomie sia per i grandi, sia per i più piccini.
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