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Mamma…ho paura!

Come aiutare vostro figlio a gestire la paura?


"Nessuno è disposto ad aprire il proprio cuore se non si è certi che l'altro è in ascolto"

(L.J.Cohen)

La paura è un'emozione fondamentale per la nostra sopravvivenza, essa si attiva quando ci troviamo davanti a qualcosa di sconosciuto o quando percepiamo un pericolo.


Tutti i bambini durante la loro crescita, provano molte paure perché si sentono vulnerabili e circondati da un mondo che faticano a conoscere. Alcuni timori sono legati all'età e alla realtà che il piccolo sta vivendo, non devono destare preoccupazioni nell'adulto, solitamente svaniscono con la crescita.

Si tratta delle paure classiche dei bambini, per esempio la paura del temporale, o del buio. Il temporale, il buio sono fenomeni non controllabili, per tale motivo spaventano tanto i piccoli. Il buio poi diventa lo schermo oscuro, dove il piccolo scaraventa tutto ciò che nasce dal suo mondo interno, a questa età ricco di fantasie. A volte il bambino proietta nella realtà che lo circonda, i sentimenti negativi e le fantasie che lo turbano, trasformandoli in mostri e in fantasmi.

Altri timori invece sono quelli legati a periodi particolari che il bambino sta vivendo per esempio lo svezzamento, l'inserimento al nido o alla scuola dell'infanzia. Questi momenti pur essendo occasioni di crescita per il piccolo, sono cambiamenti che lo spaventano.

A volte le paure del bambino sono un segnale di una sofferenza o di un disagio.

Quando è opportuno fare attenzione?

- Il bambino è terrorizzato, le sue reazioni sono eccessive, solo all'idea di essere esposto alla situazione.

- La paura è diventata invalidante, ovvero ostacola al bambino e alla sua famiglia, lo svolgimento di determinate attività.

- È sorta in seguito a un lutto, separazione e/o trauma.

- La paura non è transitoria, ma perdura nel tempo.

Come aiutare i bambini a gestire le loro paure?

Innanzitutto ogni paura è legittima, merita dunque di essere accolta, pensata e verbalizzata con l'aiuto dell'adulto.

Permettete ai bambini di verbalizzare le loro emozioni, domandando loro con dolcezza di raccontarvi cosa li spaventa.

Non costringete il bambino ad assumere atteggiamenti spavaldi dicendo: "Devi essere coraggioso, sei grande, non avere paura", tali comunicazioni suscitano nel piccolo insicurezze e sentimenti di inadeguatezza.

È importante che l'adulto comunichi vicinanza e affetto, per evitare che il bambino per timore di deluderlo o di preoccuparlo, reprima o viva in solitudine le proprie emozioni.

Ogni piccolo ha i suoi tempi che vanno rispettati, per tale motivo sono sconsigliati i confronti con gli altri bambini.

Il bambino ha paura del buio

Quando il piccolo ha paura di dormire nel suo lettino, o del buio si possono utilizzare degli accorgimenti, come accompagnarlo nella stanza e attendere insieme a lui il momento del sonno, utilizzare una lucina per la notte, o leggergli un racconto o una fiaba, che abbiano come protagonisti eroi positivi.

Il rito delle fiabe è una strategia molto efficace per accompagnare il bambino al sonno ed è inoltre, un momento di grande vicinanza tra genitore e figlio.

Quando un bambino è spaventato, è fondamentale che l'adulto sia presente.

La presenza distesa e affettuosa del genitore sortisce un istantaneo effetto rassicurante e di riduzione della tensione che consente di fronteggiare il problema. Il piccolo osservando l'atteggiamento del genitore, imparerà che la paura può essere gestita e pensata, che è possibile, non rimanere sopraffatti e impotenti davanti alle emozioni meno piacevoli.

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