"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro."
art. 1
"La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro,
promuovendo le condizioni che rendono effettivo tale diritto…"
art. 4
La perdita del lavoro e la conseguente disoccupazione, sono purtroppo ancora temi attuali. Tale situazione non riguarda più solo i giovani che faticano a trovare un'occupazione coerente con il proprio percorso di studi, ma anche chi si trova a metà o al culmine della propria carriera lavorativa.
Sentimenti d'incertezza circa il proprio futuro professionale, mancanza di sicurezza economica, sono solo i primi sentimenti legati alla disoccupazione, seguiti da stati ansiosi, depressivi e da altri vissuti che compromettono il benessere psicosomatico della persona.
Il lavoro e la realizzazione sociale non solo occupano un elemento centrale nella vita di ogni individuo, sono inoltre legati all'identità sociale, ovvero al ruolo professionale che la persona ricopre nella società.
La formazione dell'identità personale è un processo complesso che coinvolge l'individuo, le matrici relazionali in cui è immerso sin dalla nascita e il continuo scambio tra identificazioni/individuazioni.
Le rappresentazioni di sé sono inoltre legate al ruolo che la persona assume nel proprio ecosistema e alle risposte che riceve dall'ambiente in cui vive.
Ricoprire un ruolo ben definito nella società, svolgere o non svolgere una determinata professione, avrà dunque delle ricadute sull'identità dell'individuo e sulla sua autostima.
I vissuti depressivi legati alla perdita del lavoro e del proprio ruolo sociale, conducono l'individuo in un circolo vizioso caratterizzato da isolamento, perdita della speranza e della progettualità verso il futuro.
L'inattività, la tendenza alla procrastinazione, il senso d'impotenza per non riuscire a modificare la situazione e la perdita del senso di autoefficacia, sono elementi connessi alla disoccupazione.
Associato a tale quadro drammatico, vi è spesso l'incapacità del soggetto di identificarsi e di definirsi in un ruolo non professionale.
L'aspetto identitario e la conseguente perdita dell'autostima sono elementi fondamentali in coloro, che faticano a pensarsi in ruoli diversi da quello lavorativo.
Queste persone vivono in modo penoso la loro condizione e tendono dunque a manifestare sintomi depressivi.
La disoccupazione è senza dubbio un'esperienza negativa la cui entità non è solo definita dalle caratteristiche dell'evento, ma anche dalla percezione e dalla valutazione cognitiva dell'individuo.
Un fattore protettivo e di recupero del benessere psicologico è la capacità di gestire gli eventi stressanti, determinata dalla valutazione che il soggetto compie circa le proprie risorse e le proprie capacità di fronteggiare la situazione.
La perdita del lavoro avrà pertanto esiti tanto più negativi, quanto più la persona si percepirà inadeguata a fronteggiarla.
Un altro elemento che aiuta l'individuo ad affrontare la disoccupazione è il sostegno sociale. Sentirsi sostenuti dagli altri, anche se non sempre presenti fisicamente, favorisce il benessere sia fisico che psicologico. Aver inoltre, costruito relazioni significative, sentirsi accettati, far parte di una rete, è sicuramente uno dei fattori protettivi più efficaci.
É necessario che la persona sia consapevole delle conseguenze sul piano emotivo della disoccupazione, delle dinamiche di apatia e di inattività che ciò comporta, in modo da potersi attivare intenzionalmente nella ricerca di un nuovo impiego, facendo un percorso di orientamento e/o un bilancio delle competenze.
Nel caso in cui il soggetto manifesti una sintomatologia depressiva o ansiosa, è fondamentale affidarsi ad uno psicologo per un intervento mirato al ripristino dell'autostima e al recupero del benessere psicofisico.
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