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Attività sportiva nella crescita psicologica del Bambino

Il ruolo dell’attività sportiva nella crescita psicologica del bambino







“Lo sport offre una differente prospettiva sulla vita: insegna ad affrontare le delusioni e stimola le energie per conquistare obiettivi più costruttivi.”

Charlene Wittstock


A scuola, davanti al computer o al tablet, incollati alla tv, la vita dei bambini di oggi rischia di essere sedentaria. Per questo è importante dare loro l’opportunità di dedicare qualche ora alla settimana a una sana attività fisica.

Esortare il proprio figlio a praticare uno sport , vuol dire per un genitore , poter usufruire del grande beneficio dell’attività sportiva, quale efficace supporto al proprio ruolo di educatore.

Lo sport è uno spazio di crescita personale, dove si apprende a stare insieme a sé stessi e agli altri.

Crescita personale perché è ormai risaputo come nel corso della prima infanzia psiche e motricità siano legate.

C’è uno stretto parallelismo tra crescita delle funzioni motorie, movimento e sviluppo delle funzioni psichiche.

Parallelismo che incide sia, quando dobbiamo tener conto che l’eventuale ritardo mentale del bambino si traduce anche in un ritardo nello sviluppo motorio, sia quando dobbiamo aver presente che un lavoro sistematico sul piano motorio, può aiutare il bambino nello sviluppo delle sue potenzialità mentali.

Gli effetti dello sport durante l’ infanzia, non si manifestano unicamente nel miglioramento della maturazione fisica del bambino, ma anche nella sua evoluzione psicologica.

L’attività sportiva assume un ruolo formativo ed educativo, essendo in prima istanza un contesto dove vige il confronto con l’altro, la condivisione degli spazi e delle attività. Il bambino si relaziona con figure adulte e con coetanei che non fanno parte del suo nucleo famigliare.

Un altro aspetto fondamentale dell’attività sportiva è la socializzazione.

Alcuni sport come la pallavolo, il basket oltre che il calcio, utilizzando la palla e i passaggi tra i membri della squadra, come elemento centrale, favoriscono più di altri la socializzazione.

L’adesione ad uno sport di squadra consente al bambino di imparare ad assumersi le responsabilità legate al suo ruolo e a collaborare con gli altri per raggiungere gli obbiettivi.

Il basket per es. è uno sport di squadra in cui ciascuno ha un compito ben preciso stabilito in base alle proprie caratteristiche fisiche e caratteriali. Ogni bambino quindi impara a mettere a disposizione della squadra le sue risorse per arrivare ad un fine comune, che implica sia l’assunzione di un comportamento corretto e leale (rispettare le regole), sia un senso di responsabilità. L’illecito sportivo potrebbe determinare l’espulsione da parte dell’arbitro e ciò procurerebbe un danno a tutta la squadra, obbligata a giocare in inferiorità numerica.

Gli allenamenti e le gare sportive, oltre a rappresentare delle opportunità per conquistare nuove competenze, permettono al bambino di sperimentare le proprie risorse e di acquisire fiducia nelle proprie capacità.

In età evolutiva, lo sport consente al bambino di apprendere strategie per gestire la frustrazione che deriva da eventuali insuccessi.

La frustrazione è il mancato appagamento di un desiderio o l’impedimento alla soddisfazione di un bisogno. In ambito sportivo può accadere per esempio che il bambino non riesca a fare un esercizio come richiesto, o che sperimenti una sconfitta durante una gara.

É importante aiutare il fanciullo ad accettare le inevitabili perdite, ciò che conta è l’impegno, la consapevolezza di aver dato il massimo. Il piccolo sportivo impara così a confrontarsi con i propri limiti ad accettare che si può anche perdere. Ambire a non sbagliare mai può voler dire pretendere di essere perfetti quindi aspirare a qualcosa di improbabile. La frustrazione è positiva nel momento in cui spinge a ricercare le proprie strategie personali per affrontare le difficoltà e le delusioni.

L’allenamento con le sue richieste di impegno e di costanza, assume un ulteriore valore formativo: corsa, ginnastica, piegamenti, palleggi ecc, insegnano che i risultati non piovano dal cielo, ma sono frutto di lavoro e di responsabilità.

Quale sport per mio figlio?

Il bambino deve essere lasciato libero di scegliere l’attività fisica che preferisce, in tal modo esprime la propria attitudine.

Il rischio di un’ attività sportiva imposta dall’adulto?

Nel praticarla, il piccolo non sarà costante, o chiederà di abbandonarla nel corso dell’ anno sportivo.

È fondamentale quindi, assecondare il bambino nella scelta dell’attività sportiva, questo lo gratifica e gli permette di vivere lo sport come un divertimento.

Dr.ssa Annalisa Villa

Psicologa, Psicoterapeuta

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